domenica 28 agosto 2016

756. Rebecca il film

Ho rivisto di recente il famoso film in bianco e nero del 1940 Rebecca la prima moglie di Hitchcock tratto dal romanzo di Daphne du Maurier: me lo ricordavo solo come una storia melodrammatica e sopra le righe.
Questo vero thriller inizia in Costa Azzurra dove Joan Fontaine, sorella di Olivia de Havilland per intenderci, nei panni d'una giovane dama di compagnia inglese "senza nome", conosce e sposa, detto fatto, il ricco e aristocratico Maxim de Winter interpretato da Lawrence Olivier, qui vedovo ricco e nobile, che aveva vissuto nel suo castello in Inghilterra con la prima moglie Rebecca, morta in mare.
Al castello aspetta i novelli sposi una nutritissima squadra di personale di servizio con a capo la signora Dennie Danvers, la governante, che nutre ancora per la padrona defunta un amore servile e incondizionato che non perde occasione di rammentare alla nuova moglie del padrone, alimentandone gelosia e senso d'inadeguatezza.
Il film, sin dall'inizio pervaso da misteri, avrà una svolta in una nuova indagine sulla morte di Rebecca.
Ma al di là della maestria di Hitchcock, delle sue inconfondibili riprese, del ritmo impareggiabile e dell'impeccabile recitazione di tutto il cast con accenti melodrammatici forse amplificati dal doppiaggio italiano d'epoca, solo quest'ennesima volta il personaggio tenebroso della governante m'ha suggerito l'idea che abbia ispirato Mel Brooks per il personaggio esageratamente sinistro di Frau Blücher, la governante di Frankenstein Junior del 1974, pure in bianco e nero.
Da rivedere, tutti e 2 i film.

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