mercoledì 13 luglio 2016

751. Il Paese dirocca su un mucchio di denaro.

Forse per la conformazione della penisola che dalla pianura padana in giù è stretta e ripartita in due dalla dorsale appenninica, l'Italia risulta essere una delle nazioni europee con meno sviluppo del trasporto su rotaie, riferito al rapporto tra estensione territoriale e popolazione.
A disastro ferroviario avvenuto la mattina di martedì 12, lungo i circa 20 kilometri della tratta pugliese Corato-Andria, con un bilancio di vittime ben pesante, si discute sull'idoneità delle linee e dei convogli. L'incidenza del binario unico giustamente vituperato è ben del 55% sull'intero nostro territorio mentre al sud è ancora maggiore aggirandosi intorno al 70%.
Comunque in tutta Europa le tratte di binarii unici sono ancora più o meno diffuse ma, per supplire all'errore umano, sono dovunque "governate" da controlli automatici a distanza, anche in Italia, ma molto poco in Puglia.
L'Unione Europea distribuisce fondi comunitarii per finanziare opere ferroviarie, smaltimento dell'amianto, metanizzazione e altri interventi urgenti soprattutto legati alle normative europee: questi contributi molto spesso tornano al mittente per termini d'utilizzo trascorsi o si perdono nei meandri spesso clientelari della nostra burocrazia.
Ma anche i finanziamenti privati devono andare a coprire in tempi determinati i lavori delle imprese appaltate per non produrre multe milionarie previste dai contratti, e nonostante ciò Milano ha il primato di una linea metropolitana 5 Lilla inaugurata prima che iniziassero i lavori della linea 4 Blu: fondi e appalti a lungo attesi erano spariti forse negli scavi di prova? 
A 'sto punto, per lo schifo "ideologico", mi devo per forza scolare un bicchiere di un qualunque farmaco anti-vomito......



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