mercoledì 6 luglio 2016

749. Aspettando Agosto...

In città, un'altra estate lombarda che non si sa dove andrà a parare: caldo, fresco e precipitazioni si alternano sotto un cielo sempre opaco, mai limpido, mai azzurro come altri anni.
Nei miei riposi prolungati delle mattine dei fine-settimana, dal letto ri-sento grida, stridori e clacson da cantiere, già subiti anni fa ma ora vicinissimi a casa: cantieri che ci accerchiano, pronti a sovrastarci, coi loro volumi murarii estranei.
Nel beccheggio del mio sonno discontinuo penetrano questi suoni disturbanti, colonna sonora di una giungla senza poesia e per questo più angosciante.
Ma poi dominare tutto l'intorno urbano affacciandosi alle finestre e ai terrazzi è sempre un respiro in più.
Manca ancora ben più di un mese alla vacanza estiva prenotata ad Aprile per cui ormai smanio, nella zona di Oristano. Quest’anno mi sono accorto che, tra la gente che conosco, molti più del solito hanno come meta vacanziera la Sardegna, forse per le offerte dei voli e pubblicità di soggiorno sempre più facili in Rete, oltre che per la relativa vicinanza alla Lombardia e i ribassi rispetto alla Liguria, e non sto parlando certo di prezzi da Costa Smeralda.
Comunque nonostante la stagione farlocca a Milano mi fanno davvero da ricostituente le brevi passeggiate che mi concedo nel mio quartiere, in qualche parchetto e lungo la darsena e i varii bastioni.
Ogni tanto un giro in auto di sabato e domenica costituisce una rassegna visiva e uditiva molto disomogenea di persone sempre diverse, palazzi nuovi e troppo stravaganti e la musica che echeggia in giro o si ascolta per radio: tutto questo si può godere in solitudine o compagnia nell'abitacolo affettivo d'un vecchio veicolo tedesco polveroso.
Ma in Sardegna viaggeremo con un'utilitaria tutta italiana. Non vedo l'ora.












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