mercoledì 11 marzo 2015

694. Costituzione forse privata di un vero caposaldo?

A Duce morto, sepolto, sterilizzato e disinfettato, il cognome Mussolini, nella persona della Nipote insediata nel nostro Parlamento, ci trita i co1oni e ci riempie la testa di rivendicazioni indignate da teatrante. Milady e quelli come lei son pure sostenuti indirettamente da certi "Nordisti" che ora sostengono che Comunismo e Fascismo esistono ormai solo sui libri di storia, e magari la pensa così anche il Premier Renzi!!
D'altra parte la definizione "disciolto partito fascista" è bastata all'archiviazione o all'assoluzione per tanti imputati di apologia di Fascismo o accuse analoghe, secondo la legge Scelba del '52, a partire dagli anni '50 fino ai '90 senza contare quelli indagati per i quali poi le indagini si sono arenate.
Il motivo è che i termini usati nel testo di QUELLA legge, per me sacrosanta, finiscono per vietare la ricostruzione di QUEL partito fascista, e non di un partito di ideologia fascista. Un argine assolutamente inutile, quindi.
Ora MAGARI tra le modifiche costituzionali in corso in questo inizio di 2015 ci sarà pure l’abolizione, e non la modifica, di QUELLA stessa legge in quanto "odioso reato d'opinione" generata da quella XII disposizione transitoria e finale della nostra Costituzione Repubblicana...
E pensare che i Padri Costituenti avevano studiato la norma, e il giurista Scelba aveva scritto la legge consequenziale per evitare che un'ideologia violenta, razzista e classista potesse essere propagandata alle nuove generazioni!!! Si rende conto chiunque, apprezzandole o meno, delle finalità antidemocratiche proprie del partito fascista e di quello nazista: il razzismo anche mascherato, l'esaltazione, la minaccia o l'uso della violenza come metodo di lotta politica, o la soppressione di libertà garantite dalla Costituzione stessa oltre a denigrare democrazia, istituzioni repubblicane e Resistenza!
fonti: wikipedia.it / TgLa7 / www.ilquotidianoitaliano.it / costituzione italiana /  http://wabesmemo.blogspot.it/2011/04/252-nota.html

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