martedì 12 agosto 2014

660. Lo zucchero e la torta pasqualina...

Troppo piccolo per ricordarmi l'anno esatto in cui avvenne, m'è sempre rimasto in mente questo aneddoto famigliare molto pittoresco che tira in ballo, della mia famiglia, la parte "ligure-lombarda", sì proprio come la marca di conserve. 

Io e mio fratello siamo nati a Genova da padre praticamente genovese di varia ascendenza e madre praticamente milanese di ascendenza varia. Bisogna tener presente che sino ai primi anni '60 in Lombardia non si erano pressoché mai assaggiate, né viste, né sentite nominare le "torte salate", e neppure le "quiche".
Per farla breve, il mio nonno materno Arturo,nato a Cernobbio, insomma comasco del Lago, e vissuto poi tra Como e Milano, si era da poco trasferito proprio in quel periodo in Liguria e ricordo ancora la prima volta che gli fecero assaggiare, appunto per Pasqua, la TORTA Pasqualina, che ormai tutti in Italia conoscono o almeno han sentito menzionare. 
Insomma quella volta mio nonno, spesso burbero, sorridente e ironico, disse molto convinto e serio, nel suo dialetto: "bela e bonissima, pecaa che ga manca on poo de zzucor", peccato che le manca un po' di zucchero. Una battuta involontaria passata al nostro lessico famigliare.

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