giovedì 7 giugno 2012

493. Sister: quel bambino lassù, al cine.

Dopo "Home", che non ho ancora visto, con Gourmet, la Huppert e lo stesso piccolo protagonista anche di "Sister / l'enfant d'en haut", abbiamo qualche attore importante anche per questo secondo lungometraggio di Ursula Meier, questa volta di nicchia, uscito quest'anno con l'impronta dei Fratelli D'Ardenne. Infatti c'è Gillian Anderson, già star di X-Files, nei panni della turista e madre anglosassone. La protagonista Louise ha la faccia di Léa Seydoux nata nell'85, della dinastia di produzioni francesi come Pathé e Gaumont, epigona della Bardot e vista da poco in "Midnight in Paris" di Allen. Poi, Martin Compston dell'84, già in almeno 3 film di Ken Loach, è il cuoco inglese che entra "in affari" col giovanissimo protagonista undicenne Simon che Kacey Mottetklein, anche se quattordicenne, interpreta con un'immedesimazione più unica che rara. Questa storia per nulla edificante di tenori di vita a contrasto e disagio sociale, è ambientata sul filo dell'ansia  intorno al confine franco-svizzero nella zona tra una stazione sciistica chic e il suo fondovalle, e incentrata sul rapporto molto stretto, ma non certo specchiato e scontato, tra i fratelli Louise e Simon. Direi un film socio-neorealista. Da vedere!!

3 commenti:

  1. Più penso a "Sister" e più mi sembra una terribile storia d'amore, dove anche il bisogno d'amore è un vissuto primitivo. Ma è necessario per tutti essere amati........! M.P.

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    1. leggo solo oggi, forse perché non segnalato a suo tempo, il tuo commento! sono d'accordissimo ma il film, appena uscito, non meritava spoiler! MA CHI SEI? Walter Abes Zena, su Facebook

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