Dopo una settimana, di nuovo in studio a vedere Gad Lerner, ma è questa puntata che Lui ha intitolato ai Terremoti e non, come me qui sul blog, la scorsa. Il canto dal vivo è quella delle Mondine di Bentivoglio della zona terremotata, con la loro versione, senza accompagnamento strumentale, di "Siur Padron dali beli braghi bianchi", emotiva e per nulla sofisticata. La mia stanchezza m'ha permesso di restare poco oltre metà-spettacolo ma in tempo per raccogliere le grandi preoccupazioni che pesano su tanti. Dall'Emilia un imprenditore bio-medicale e 2 operai, fratello e sorella, uniti nell'appello accorato al Governo per ottenere l'occasione di rimettersi in piedi dopo il terremoto che ha quasi annullato il loro passato ma non la loro esperienza ed eccellenza produttiva. Dal mondo bancario ed economico c'era Il professor Paolo Savona a parlare di un piano di riserva nel nostro paese per uscire da questa crisi: quello di recuperare la sovranità monetaria visto che ancora quella politica non è stata ceduta da nessun paese dell'Unione, secondo quel processo graduale che doveva avviarsi fin dall'inizio. La disparità di questi 2 diversi àmbiti sarebbe il grossissimo limite che inibisce il ricupero in caso di crisi, solo che quel piano B già pensato, secondo i nostri monoliti governativi, non va esternato. Secondo il giornalista spagnolo Pelayo testimone all'Infedele della situazione di forte crisi del suo paese, molti Governi forse sono troppo compromessi con le banche, per voler creare spauracchi legislativi abbastanza efficienti per evitare quei certi "traffici" che hanno determinato certe derive. E anche con Franco Debenedetti, Maurizio Landini e Mucchetti s'instaura una discussione sul ritorno appunto all'euro, che costerebbe non poco! Ma in questa trasmissione nessuno ha accennato, mi pare, alle trivellazioni in Emilia che potrebbero essere aggravanti capitali della situazione geosismica attuale.
Nessun commento:
Posta un commento