Wikileaks porta all'attenzione la connotazione fortemente censoria, evidenziata a beneficio del proprio Governo dall’ambasciatore statunitense Thorne, intrinseca alla LEGGE ROMANI, che in Italia è saltata all'occhio di pochissimi !!
La recente legge parrebbe concepita per dar manovra al governo a censurare o bloccare qualsiasi contenuto su Internet ritenuto incoraggiante per attività criminali o diffamatorio: già grave di per sé, fornirebbe modello e alibi alla Cina Popolare per spingere la propria censura oltre e coprire le proprie azioni all'interno dei propri confini.
Gli USA valuterebbero quest'improvvisa attenzione per la Rete, dopo un relativo immobilismo di anni, come segnale della presenza di secondi fini precisi. Ed ora che è plausibile che dalla data di oggi resti a governarci con stabilità artificiosa, S.B. potrebbe far proliferare leggi e decreti sempre più ideologici: parlo dell'ideologia autoreferente che solo Lui professa.
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