Michele Santoro, in seguito all’insulto pubblico al direttore della Rai , ma secondo me poco offensivo verso chi attualmente copre quella carica, e cioè Masi, era stato sospeso per un periodo, ben definito, di 10 giorni: notizia recensita come "politica" persino dal Time, così britannico.
Il 14 ottobre la puntata “in extremis” dal titolo “scherzi a parte” del suo programma Annozero è stata un capolavoro. Senza addentrarmi nei particolari: ascolto da primato (che nonostante l’usuale cattivo gusto degli italiani ha battuto persino il gioco di Bonolis) sostenuto dall’aspettativa mediatica, dalla pacatezza polemica, propositiva e compunta del conduttore-protagonista-imputato, dalla tensione rappresentata da “leoni” ben domati, da servizi come sempre sensati, da una regia magistrale.
Perno visivo della puntata una videoscenografia che abbracciava lo studio intero, animata dalle operaie Omsa tutte in verde, in diretta da Faenza: praticamente un coro da teatro classico in sintonia sociale coll’orientamento informativo di Annozero.
Tutto si conclude con l’emozione, pure polemica, di un coro sulla canzone di Gaber “la libertà”. Una perla da cercare o da rivedere in web.
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