Non ho niente contro Mara Maionchi, che mi piace pure molto, ma la devo citare per parlare della sospensione di Santoro: la signora non si è mai mostrata, da quando 4 anni fa la tivù l’ha proposta come esperta musicale, campionessa di galateo verbale, anzi è proprio la sua spontaneità greve a renderla simpatica a molti. E mai come quest’anno ha praticato la parolaccia libera e liberatoria soprattutto nei confronti dei suoi compagni di programma. Per intenderci: ca22o, stron2o e va77ankulo a raffica, lungo le puntate di “X-Factor” su RAI2. Quel che dovrebbe meravigliare e scandalizzare è che lei finora non è stata oggetto di sanzioni da parte dell’azienda pubblica che, invece, per una puntata di AnnoZero sulla stessa RAI2 è arrivata a sospendere (minacciandone la cacciata) il conduttore Michele Santoro per un volante vaffanbicchiere indirizzato al capoazienda, sostenendo l’imparzialità politica del provvedimento, per moltissimi inconsistente. Chiaramente una scusa per penalizzare un personaggio scomodo che, nonostante la sua professionalità e il sostegno del pubblico, solo grazie alla sentenza di un magistrato è riuscito a restare in Rai!
Il semplice raffronto Maionchi/Santoro dimostra che la Rai non è il paese dei campanelli! Invece da quelle parti così si presentano, sbandierando una disciplina aziendale contro una ben supposta discriminazione politica.
Il semplice raffronto Maionchi/Santoro dimostra che la Rai non è il paese dei campanelli! Invece da quelle parti così si presentano, sbandierando una disciplina aziendale contro una ben supposta discriminazione politica.
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