La battaglia contro le discriminazioni in genere non dovrebbe essere "di sinistra", ma evidentemente lo è, almeno a giudicare da dichiarazioni di politici di Destra e Sinistra. Per esempio in Italia sono pochissimi in effetti i personaggi pubblici di destra dichiaratamente omosessuali come a sinistra non ne troviamo quasi nessuno che si dichiari razzista: se invece, come è di moda adesso, usciamo dalla gabbia degli schieramenti ideologici immergendoci nella palude centro-demo-cristiana troviamo qualunque orrore etico.
Comunque il giurista e politico modenese Carlo Amedeo Giovanardi, dichiarando che "se uno è omosessuale è affare suo, ma se fa apertamente comingout non è più affare suo, la sua omosessualità diventa un manifesto politico", si schiera contro la maternità tardiva e "solitaria" della cantautrice senese Gianna Nannini e contro il comingout omosessuale di alcuni militari, che per me non è manifesto politico ma civile.
E invece il bullismo ha "partorito" indirettamente questo pensiero civile che considero davvero realistico e doloroso: "Non bisogna essere per forza gay per subire atti omofobici...basta che qualche omofobo creda tu lo sia."
Sono i pregiudizi assorbiti dall'ambiente sociale o inculcati ai bambini a produrre l'omofobia, che in soldoni è un'avversione sociopatica irrazionale nei confronti di comportamenti o gusti sessuali e affettivi differenti da quelli eterosessuali, e praticati da persone inquadrabili come GLBTIQ. Attualmente l'Unione Europea mette giustamente l'omofobia nel mazzo delle discriminazioni come razzismo, xenofobia, antisemitismo e sessismo, ma per me si tratta di un aspetto dell'ideologia suprematistica che comprende pure colonialismo, segregazioni di varia specie e persecuzione religiosa, tutte cose praticate nel corso dei secoli da Imperi, Chiese, Califfati, Stati laici e Dittature, mai da vere democrazie "illuminate"!
Non mi stancherò mai di sostenere che l'ONU dovrebbe espellere tutti quegli Stati che non ripudino quest'ideologia arrogante e ottusa e che non adottino all'interno delle loro Costituzioni la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e che non ripudino tortura e pena di morte.!
Comunque il giurista e politico modenese Carlo Amedeo Giovanardi, dichiarando che "se uno è omosessuale è affare suo, ma se fa apertamente comingout non è più affare suo, la sua omosessualità diventa un manifesto politico", si schiera contro la maternità tardiva e "solitaria" della cantautrice senese Gianna Nannini e contro il comingout omosessuale di alcuni militari, che per me non è manifesto politico ma civile.
E invece il bullismo ha "partorito" indirettamente questo pensiero civile che considero davvero realistico e doloroso: "Non bisogna essere per forza gay per subire atti omofobici...basta che qualche omofobo creda tu lo sia."
Sono i pregiudizi assorbiti dall'ambiente sociale o inculcati ai bambini a produrre l'omofobia, che in soldoni è un'avversione sociopatica irrazionale nei confronti di comportamenti o gusti sessuali e affettivi differenti da quelli eterosessuali, e praticati da persone inquadrabili come GLBTIQ. Attualmente l'Unione Europea mette giustamente l'omofobia nel mazzo delle discriminazioni come razzismo, xenofobia, antisemitismo e sessismo, ma per me si tratta di un aspetto dell'ideologia suprematistica che comprende pure colonialismo, segregazioni di varia specie e persecuzione religiosa, tutte cose praticate nel corso dei secoli da Imperi, Chiese, Califfati, Stati laici e Dittature, mai da vere democrazie "illuminate"!
Non mi stancherò mai di sostenere che l'ONU dovrebbe espellere tutti quegli Stati che non ripudino quest'ideologia arrogante e ottusa e che non adottino all'interno delle loro Costituzioni la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e che non ripudino tortura e pena di morte.!
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