lunedì 22 giugno 2015

709. La comunicazione è potere assoluto!




Il linguaggio da comizio è per definizione proclamatorio, manipolatorio, propagandistico, e criptopersuasivo: tendenzialmente vaselinico! Ma ora è usato, in interviste, tribune televisive, messaggi e diarii in rete, come un insieme costante di falsi slogan. 
“La Politica strangola e Cosanostra no, Stronzate Equine, Sta’ Sereno, Ce Ne Faremo Una Ragione, Pregiudizio dell’Onu su Israele e Gaza, Obama…Osama, I Soliti Gufi, Il Partito Repubblicano era di Sinistra, Moderati di Destra e di Sinistra, Conservatori Riformisti, Accordo ancora Possibile, Lo rivendico con Orgoglio": tutto questo è arroganza linguistica truffaldina, ma il reato non c'è finché la parola non si concretizza in un atto ufficiale diventando falso ideologico. 
Questi colpi di genio, allusivi e stigmatizzanti, sia esternati sia intercettati, partoriti da un Berlusconi, un Renzi, un Fitto, una Kasner-Merkel, una Rodham-Clinton, un Grillo, un Obama e un Netanyahu e da tanti altri, riflettono seghe mentali e frottole uscite dalle loro belle menti creative all’apice della malafede faziosa e della capziosità pelosa. 
Invece “mussulmani integralisti, ebrei malvagi, cristiani ipocriti, cinesi avidi, giapponesi razzisti, indiani fatalisti, americani arroganti, africani stupratori, zingari disonesti, britannici snob, italiani indisciplinati, tedeschi inflessibili, francesi nazionalisti" sono luoghi comuni riferiti a vasti gruppi di individui, ma sono estranei al vero spirito laico senza pregiudizi che dovrebbe governare il mondo. Ce li sorbiamo invece tutti i giorni attraverso la cronaca nera, la cronaca politica, la cronaca sportiva e quella rosa, come si fosse in campagna elettorale perenne, che gli stessi comunicatori usano per tenersi stretti coi denti il potere.

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