Nel mondo a decine di migliaia, sono ri-sterminati o abbattuti dalla gente per auto-difesa o peggio, per attività venatorie, esemplari di specie selvatiche, già re-immessi da governi protervi, ciechi o demagogici in territori da troppo tempo antropizzati.
Va considerato che queste aree avevano perso quelle loro popolazioni selvatiche originarie non solo a causa della caccia indiscriminata ma soprattutto perché non più adatti a una convivenza, sempre troppo sbilanciata nei diritti, tra homo sapiens e "fiere", .
Questo è quello su cui m'ha fatto riflettere, sentendola per radio, la voce di Carla Rocchi, presidente dell'Enpa.
O si ridonano alla natura tratti più ampi di terra, facendone oasi naturali e faunistiche, lasciando che si ripopolino da soli, o bisogna rinunciare a queste azioni sconsiderate, soprattutto in un territorio come la nostra penisola, tra i più cementificati d'Europa: ogni altra operazione analoga a quella dell'orsa Danitza dev'essere considerata un'azione di pura crudeltà, proprio perché destinata a un fallimento annunciato, perché già sperimentato.
Va considerato che queste aree avevano perso quelle loro popolazioni selvatiche originarie non solo a causa della caccia indiscriminata ma soprattutto perché non più adatti a una convivenza, sempre troppo sbilanciata nei diritti, tra homo sapiens e "fiere", .
Questo è quello su cui m'ha fatto riflettere, sentendola per radio, la voce di Carla Rocchi, presidente dell'Enpa.
O si ridonano alla natura tratti più ampi di terra, facendone oasi naturali e faunistiche, lasciando che si ripopolino da soli, o bisogna rinunciare a queste azioni sconsiderate, soprattutto in un territorio come la nostra penisola, tra i più cementificati d'Europa: ogni altra operazione analoga a quella dell'orsa Danitza dev'essere considerata un'azione di pura crudeltà, proprio perché destinata a un fallimento annunciato, perché già sperimentato.
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