M'è capitato di sentire da una conoscente che la sua bimba di 3 anni, cresciuta a contatto con telefoni cellulari e addirittura lavagnette digitali (tablet), tutti dotati di schermo tàttile (touch screen), ha vissuto un disorientamento ansiogeno messa a confronto con un telefono a tastiera accarezzando impotente il visore: chissà se le avessero messo davanti un apparecchio a disco! Sino a 3-4 anni risulta inutile una spiegazione che coinvolga scrittura e cifre.
A questo riguardo, visto oltretutto che l'infanzia è l'età dell'apprendimento neurologico intensivo su cui si basa tutta la conoscenza successiva d'un individuo, l'informazione più indipendente, s'è chiesta se un'aristocrazia di miliardari tecnologici fosse al corrente di automatismi psicologici pericolosi e rischi reali mai rivelati.
E' venuto fuori che il grande Steve Jobs, creatore geniale di Apple-McIntosh, conscio evidentemente dei rischi assunti e del proprio "pelo sullo stomaco", arrivava a proibire ai propri figli l'utilizzo di dispositivi elettronici per cercare di ridurre al limite la quantità di tecnologia che i bambini possono usare a casa.
Come Jobs, che se non fosse già morto avrebbe potuto oggi essere in carcere, pure altri amministratori delegati di aziende tecnologiche, vivono secondo regole del tutto diverse da quelle suggerite anche indirettamente dalle loro stesse compagnie ai fruitori-clienti: anche Anderson, di un'azienda produttrice di droni, confessa di mantenere il controllo totale sull’utilizzo di ogni dispositivo da parte dei suoi figli, per aver vissuto in prima persona i pericoli della tecnologia: contenuti dannosi come pornografia e molestie dall'esterno e peggiore fra tutti la dipendenza dal dispositivo stesso.
Williams, fondatore di Twitter, Blogger e altro, e sua moglie, invece di un IPad hanno regalato ai loro 2 bambini centinaia di libri che possono leggere quando vogliono.
Secondo diversi studi clinici, l’utilizzo continuativo di dispositivi elettronici da parte dei bambini può portare a un aumento dei disturbi di vista e sonno, e inoltre le frequenze wireless per Internet rappresentano potenziali rischi per la salute ed essere cancerogene.
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