Oggi, vigilia dell'Epifania, cielo e atmosfera qui a Milano m'hanno ricordato la scena finale di "Terminator" film di 30anni fa, quell'area di sosta nel sudovest degli USA, forse addirittura in Messico: quella tormenta in arrivo, metafora del destino inesorabile che attende ognuno di noi, avvistata dalla protagonista Sarah, distrutta e insieme rafforzata dalla fuga conclusasi nell'annientamento dell'androide cattivo venuto dal futuro, e dalla perdita d'un amore predestinato.
Solo che nel primo pomeriggio il sole ha perforato letteralmente il solaio scuro del maltempo padano, forse lasciando chi è meteoropatico in uno stato di ottimismo nervoso: io, che non risento del tempo che cambia, e che non sono nè depresso nè vampiro, devo dire che invecchiando, mi sento un po' più fiaccato dall'oscurità diurna, mentre la luce, al contrario, mi rallegra sempre il morale.
Le giornate buie sono come le guerre in corso fuori dai nostri confini quando ci vengono rammentate, e il sole è come la prospettiva della pace che bisognerà conseguire con tutti i mezzi per non soccombere tutti quanti!!
Solo che nel primo pomeriggio il sole ha perforato letteralmente il solaio scuro del maltempo padano, forse lasciando chi è meteoropatico in uno stato di ottimismo nervoso: io, che non risento del tempo che cambia, e che non sono nè depresso nè vampiro, devo dire che invecchiando, mi sento un po' più fiaccato dall'oscurità diurna, mentre la luce, al contrario, mi rallegra sempre il morale.
Le giornate buie sono come le guerre in corso fuori dai nostri confini quando ci vengono rammentate, e il sole è come la prospettiva della pace che bisognerà conseguire con tutti i mezzi per non soccombere tutti quanti!!
Quindi, invecchiando, un po' meteoropatico lo sei diventato?
RispondiEliminaIn fondo, rallegrarsi per una bella giornata di sole non è così strano, forse un po' più strano è metaforizzare su guerre lontane in giornate nuvolose, mentre sappiamo bene che le guerre sono lontane solo a parole; sappiamo bene che non dovremmo mai pensarle lontane, perché così facendo le avviciniamo sempre più; voltando la testa le alimentiamo: esse, anzi chi le fomenta, si nutre della nostra indifferenza.
Veramente le guerre a cui pensavo circondano l'Italia, così tante e diverse che i Media non riescono o non vogliono tenercene al corrente d continuo. Ma bisogna dedicarci tutti a una Resistenza Pacifica per portare la Pace globale, pena la condanna definitiva della razza umana. .
RispondiEliminaMa certo, Walt: a quali altre guerre ci si potrebbe riferire se non a quelle? Taciute, nascoste o ignorate che siano, rimane la colpevolezza di non averle fermate, di non aver opposto la minima obiezione, di non aver impiegato fino all'ultima goccia di energia disponibile per evitarle!
RispondiEliminaPer questo io credo che, purtroppo, la condanna sia già pronunciata.