Nel buio della notte che traspira bagliori ovattati e traffico sommesso, dopo anni di stridori continui di gru e macchinarii e di demolizioni polverose, le nuove guglie cresciute per l'Expò in zona Garibaldi a Milano si mostrano, assieme ad altre scenografie edili, come un castello addobbato di lucciole.
Gli stessi pinnacoli impressionanti in un’alba di fine-estate si stagliano contro un cielo trasparente striato di scie nuvolose rosa davanti a un orizzonte di frontiera cintato di nero dalla sagoma di Alpi e Prealpi, bastioni di un'unica penisola, unita malgrado molti dalla solidarietà mutante e mutevole dei suoi abitatori.
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