In Italia trovo che lo sdoganamento di apprezzamenti pesantissimi, d'altra parte espressioni di pareri assolutamente soggettivi, da parte di rappresentanti istituzionali e di partito, ormai è compiuto: soprattutto se si pensa al Partito di Silvio, alla Lega Padana e al M5S. Le sinistre, più legate alla "correttezza antidiscriminatoria", non usano fare dichiarazioni pubbliche del genere, se non suggerite da condotte altrui che riportino ad arroganza autoreferenziale o a clientelismo sfacciato.
Le stron2ate d'un privato cittadino e quelle d'uno stron2o che governa o ha potere sono cose BEN diverse: per qualche giorno ci ho ragionato!! Se io scrivessi che "Anghela" è una culona intr0mbabile, che "François" fa schifo e puzza, che "Nichi" è un pedofilo sodomita, e che "Cécile" mi fa pensare a un orango, non se n'accorgerebbe QUASI nessuno, neppure sul mio blog: la comunicazione mediatica in grande cambia tutto. Per questo trovo giusto che la "correttezza politica" sia mantenuta come codice comportamentale che argini gli estremismi populisti e le istigazioni più diverse da parte di personaggi pubblici, soprattutto se politici o istituzionali.
Diciamo che purtroppo Beppe Grillo, nascendo comico e "satiro", e non essendosi candidato in prima persona anche perché non incensurato, può parlare più "liberamente" di altri pur essendo il punto di riferimento imprescindibile d'un movimento numericamente molto rilevante nel nostro attuale Parlamento repubblicano. Per fortuna i suoi seguaci paiono molto agguerriti ma non così grezzi, bestiali e illetterati come la stragrande maggioranza dei leghisti.
Nessun commento:
Posta un commento