venerdì 10 maggio 2013

594. Paralisi sistemica

Elezioni politiche di febbraio in Italia: considerando che sono andati alle urne un po' più della metà degli aventi diritto, è comunque una bella quota di cui vergognarsi quella di circa un terzo dei voti validi andati al Centrodestra neo-liberista, dove ritrovano i propri valori di tolleranza fiscale, d'affetto verso le truffe e il riconoscimento positivo di doli, gàbole, inciuci e nepotismo. Con tutte le imposte e tasse che paghiamo, sappiamo che Governi di Centrodestra e Centrosinistra, composti da una casta già strapagata dallo Stato, hanno in questi decenni stramangiato sulle ricostruzioni, sulle note-spese di politici e consulenti, su progetti neppure decollati, oltre ad aver edificato il nostro territorio già sovrantropizzato senza pregiudizi nè scrupoli lucrando su tutto, persino su terremoti e disastri naturali.
Ma il liberismo rivendicato, propagandato e contagiato a suo tempo da Thatcher e Reagan è un virus che ha infettato pure il nostro Centrosinistra, da tempo molto democristiano, eletto da altro terzo dei voti validi: anche il senso di colpa o la paura di far opposizione a priori nei confronti di un imprenditore capopopolo che dà spettacolo, con un suo bacino elettorale che è anche il suo pubblico, e che s'è sempre dichiarato perseguitato dai tribunali, ha paralizzato le azioni decisive possibili di questa DC di sinistra. Ed ora il segretario Gargamella, ex-sindacalista comunista, s'è tolto di mezzo cedendo il posto ad un vero ex-democristiano, in realtà tirato in causa come Premier dal presidente della Repubblica riciclato.
L'altro terzo dei voti ha eletto un nuovo gruppo di deputati che sostengono principii come l'acqua pubblica, la mobilità sostenibile, lo sviluppo e l'ecologia, che condivido, mentre trovo la loro quinta stella, quella della connettività gratuita, pur encomiabile ma incongruente con la salvaguardia dell'ambiente e della salute: però questi parlamentari morigerati, sobri e giovani, sono mossi da un paio di burattinai genovesi, a metà tra i Doria e i camalli, che li manovrano dall'esterno con le briglie di regole ferree, per evitare che si facciano risucchiare dalla casta tosta, col risultato che tutti quei voti cominciano a fare la muffa.  
Ma in tutto ciò, a 2 mesi e mezzo dal voto, ha per ora vinto l'impresa dell'Arcosauro liberista e autoreferenziale, che continua a imprecare contro i tribunali comunisti e a imporre le sue promesse elettorali senza aver vinto coi seggi.  

3 commenti:

  1. Ma tu che dici: la cassazione confermerà o casserà la sentenza d'appello dell'Arcosauro?
    ...Vabbé, chi può dirlo, certo sarebbe un bello schiaffo al lungo lavoro ed al denaro speso per farlo.
    Mi stai diventando grillino?
    (...AH! captcha maledetto!)

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    1. BE' UN INCROCIO TRA UN DORIA E UN CAMALLO NON E' ESATTAMENTE UN COMPLIMENTO: GRILLO MI PIACE MA COME IDEOLOGO LO TROVO FEGATOSO, IMBARAZZANTE, ARROGANTE E INCOERENTE. PREFERISCO VENDOLA, DI CUI PERò TROVO INSOPPORTABILMENTE RIDICOLO L'ELOQUIO.
      CI HO PROVATO ALTRE 2 VOLTE A TAGLIARE IL CAPTCHA, D'ALTRA PARTE OGNUNO HA I SUOI TAGLI DIFFICILI CON CUI MISURARSI: VEDI LETTA E GRILLO. TUTTI 'STI RESPONSABILI SI SCAMBIANO BORDATE DI DIARREA.
      MA IO HO INVECE IL PROBLEMA DELL'ULTIMA FASE DA TE SUGGERITA CHE NON C'E'!

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  2. Boh! Che ti devo dire (sul captcha)... Quando vai in impostazioni (quella voce che ha per simbolino la chiave inglese) di blogger, cioè dalla tua Bacheca accedi a questo percorso: impostazioni/Post e commenti/Mostra test di verifica: qui dovresti impostare il valore su "No" ed il captcha dovrebbe sparire.
    Su tutto il resto sono d'accordo con te!
    (AH! captcha maledetto!)

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