Albeggia da accecare, in riviera Apuana, e giù da Massa, in una mattina bellissima, la spiaggia mareggia da assordare: la sabbia deserta, sul mare che parla ad alta voce con un solo ambulante africano che sfila senza fagotti in quel silenzio, elegante come un'indossatrice senza vezzi. Dando le spalle all'orizzonte tirrenico lo sguardo inquadra le quinte insolite delle Alpi Apuane che si avvicendano e si sovrappongono nude o verdissime, un bellissimo contrasto, coi nuvoloni compatti e scuri diretti al mare che vi si frastagliano contro sfarinandosi in mille segnali di fumo bianco. Mi fanno notare davanti a quelle quinte la piccola Brugiana, secondo la leggenda ex-vulcano, da cui scorre l'acqua che alimenta il canale Brugiano, nodo dell'irrigazione di questa zona bonificata e coltivata: bello è il suo tratto a Marina, stranamente bucolico coi suoi argini di legno, i salici e i tigli che si sporgono sull'acqua verso oche pigre e anatre placide. Il lungomare è costellato di ville liberty e littorie e in piazza un bel marmo contemporaneo fa da perno alla scenografia. L'orgoglio e lo svago di molti qui è pure il "Pontilo", un molo con tanti lampioni, per il passeggio anche serale e per la pesca ricreativa. Invece sù, alla piazza del centro di Massa colpisce il Duomo: la mia prima impressione è che fosse un edificio pubblico antico, assomigliando a una di quelle vecchie case patrizie un po' monumentali di Napoli. Proprio un bel colpo d'occhio, che prosegue nelle stradine in salita dove si allineano belle case a più piani, antiche e semplici ma restaurate di recente con gusto e misura. Purtroppo è saltata la visita al Castello-Bastione dei Malaspina, che risale all'epoca "del Marchese": già bello in modo evidente anche solo ammirato da sotto, bianco e imponente. Di questa settimana di vacanza mi son piaciute tantissimo la compagnia gradevolissima, di gente sia già conosciuta sia appena incontrata, e la cucina "di frontiera": gusti e profumi tra Liguria, Emilia e Toscana con un'accoglienza decisamente toscoemiliana ma senza nessuna gentilezza di maniera. Vista anche la vicinanza a Milano, un bis non è affatto escluso.
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sabato 4 agosto 2012
515. Massa e la sua Marina!!
Albeggia da accecare, in riviera Apuana, e giù da Massa, in una mattina bellissima, la spiaggia mareggia da assordare: la sabbia deserta, sul mare che parla ad alta voce con un solo ambulante africano che sfila senza fagotti in quel silenzio, elegante come un'indossatrice senza vezzi. Dando le spalle all'orizzonte tirrenico lo sguardo inquadra le quinte insolite delle Alpi Apuane che si avvicendano e si sovrappongono nude o verdissime, un bellissimo contrasto, coi nuvoloni compatti e scuri diretti al mare che vi si frastagliano contro sfarinandosi in mille segnali di fumo bianco. Mi fanno notare davanti a quelle quinte la piccola Brugiana, secondo la leggenda ex-vulcano, da cui scorre l'acqua che alimenta il canale Brugiano, nodo dell'irrigazione di questa zona bonificata e coltivata: bello è il suo tratto a Marina, stranamente bucolico coi suoi argini di legno, i salici e i tigli che si sporgono sull'acqua verso oche pigre e anatre placide. Il lungomare è costellato di ville liberty e littorie e in piazza un bel marmo contemporaneo fa da perno alla scenografia. L'orgoglio e lo svago di molti qui è pure il "Pontilo", un molo con tanti lampioni, per il passeggio anche serale e per la pesca ricreativa. Invece sù, alla piazza del centro di Massa colpisce il Duomo: la mia prima impressione è che fosse un edificio pubblico antico, assomigliando a una di quelle vecchie case patrizie un po' monumentali di Napoli. Proprio un bel colpo d'occhio, che prosegue nelle stradine in salita dove si allineano belle case a più piani, antiche e semplici ma restaurate di recente con gusto e misura. Purtroppo è saltata la visita al Castello-Bastione dei Malaspina, che risale all'epoca "del Marchese": già bello in modo evidente anche solo ammirato da sotto, bianco e imponente. Di questa settimana di vacanza mi son piaciute tantissimo la compagnia gradevolissima, di gente sia già conosciuta sia appena incontrata, e la cucina "di frontiera": gusti e profumi tra Liguria, Emilia e Toscana con un'accoglienza decisamente toscoemiliana ma senza nessuna gentilezza di maniera. Vista anche la vicinanza a Milano, un bis non è affatto escluso.
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Avresti potuto fare qualche scatto da postare qui. Comunque, anche se lo hai descritto molto bene, non avrebbe guastato...
RispondiEliminala mia imbranataggine in qst cose è massima, inoltre l ho rimaneggiato alla grande, rispetto a qnd l hai letto all inizio
Eliminala Brugiana non è affatto un antico vulcano spento. Sono soltanto leggende.
RispondiEliminanel senso che non è spento???! :D
Eliminain un certo senso è anche così...è alimentato, anzichè dalla lava, dall'ignoranza della gente locale...
RispondiEliminama ci conosciamo io e te, Giuseppe?
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