Woody Allen a Roma: la nostra capitale direi per un mesetto fa da teatro a storie con trovate originalissime che avrebbero potuto sviluppare tanti film diversi, ma insieme fanno pensare a uno spettacolo-tivù del sabato sera fatto di tanti sketch. Il punto di forza sono le battute fulminanti, le frustrazioni patologiche e taluni atteggiamenti irreali mentre difetti veri sono qualche personaggio fuori contesto e il doppiaggio italiano zoppicante: però Gullotta, nuova voce di Allen, è perfetto! A me sono risultate irritanti le troppe situazioni da barzelletta probabilmente ispirate agli sceneggiatori e al regista dall'atmosfera del ventennio berlusconiano, con troppe escort, troppi angeli custodi e troppi colpi di scena. Woody Allen, Judy Davis, Penèlope Cruz, Alec Baldwin, Roberto Benigni e Antonio Albanese sono stati perfetti. Ma poi sarebbe divertente fare una "caccia alla comparsa" cercando il volto di italiani famosi come Gianmarco Tognazzi, Ornella Muti, Lina Sastri, Giuliano Gemma, MariaRosaria Omaggio ma pure di una come Carol Alt, tutti in brevissime parti. Da vedere ma non irrinunciabile.
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