venerdì 16 marzo 2012

447. Contaminazioni di una voce lirica


Miscugli, incroci, scambi mi esaltano pure in musica e la cantante italiana d’origine americana Cathy Berberian ne è forse l’esempio culturale più alto, al di fuori e prima delle mode. Da 20anni ho in testa la sua “Help” di Lennon-McCartney. Una voce duttile, magari non eccelsa, ma di sicuro emozionalmente comunicativa che anche col proprio manifesto biografico ha combattuto sempre i pregiudizi snobistici dei critici e degli intenditori di musica “alta” e esibito tutta l’allegria e l’armonia che poteva ricavare dalla musica pop, anche attraverso arrangiamenti barocchi. E’ tutt’ora considerata la Euterpe* contemporanea: tra gli altri, John Cage, Sylvano Bussotti e Igor Stravinskij hanno scritto per lei, e oltre a essere stata moglie e "sodale" del compositore Luciano Berio, della sua carriera fanno parte interpretazioni memorabili anche di Monteverdi, Debussy, Luigi Nono e Kurt Weill. Il cd che ho appena comprato “The many voices of Cathy Berberian” è un piccolo campionario prezioso delle sue “pozioni magiche”, ma la sua monografia sui 4 di Liverpool, ora solo scaricabile in web, è una meraviglia: “Beatles Arias”. Da cercare per sorridere e cullarsi!
*La Musa delle Arti Liriche   
http://www.discogs.com/Cathy-Berberian-Beatles-Arias-For-Special-Fans/release/2259359

1 commento:

  1. amo molto Cathy Berberian. Che bello sapere che piace anche a te! Non conosco Beatles Arias ma spero di ascoltarle presto. Grazie per la segnalazione

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