Riascoltando "parolediburro" di Carmen Consoli: chiamerei il suo stile considerando parole e melodie, un rock barocco. La sua voce sommessa, rauca, accorata e a tratti buffa naviga maestosa in una laguna musicale disomogenea che rende l'ascolto un piacere non rettilineo. La musica non lineare accoppiata a testi insieme aulici, popolari e didattici mai scevri di sentimento m'hanno stavolta tirato in mente contrasti analoghi che sentivo negli anni '70 dalla cantautrice francese Mamabéa Tékielski nel suo ellepì "faudrait rallumer la lumière dans ce foutu compartiment" (bisognerebbe riaccendere la luce in 'sto ca220 di scompartimento) dove però l'ansia sociale e pacifista era più ricorrente del sentimento. Stili canori molto diversi con Carmen che sorseggia e sbocconcella un birignao incantato tutto suo e Béa che mastica e sbrana in modo molto mitteleuropeo il suo francese fuori dagli stereotipi: da confrontare e apprezzare!!
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