Di Barbara D’Alessandro, di Posillipo, famosa come Pietra Montecorvino, una vita condivisa con Eugenio Bennato, ho riascoltato dopo più d’un anno un album che in rete non è citato: Malafémmena. E’ una raccolta di canzoni napoletane “storiche” da lei interpretate durante un concerto dal vivo. Premesso che non sono un appassionato del repertorio musicale partenopeo, qui ho ritrovato praticamente quasi solo canzoni che mi piacciono da sempre! Quelle melodie così ruffiane sono qui riarrangiate da una chitarra molto rock degna di Edoardo Bennato e Brian May*, e da una concertina** emozionante alla Piazzolla, 2 strumenti tra i mei prediletti! E poi la sua voce: sgarrata, rauca e maschia, piena di pàthos e abbandono. La categoria è la stessa delle Berté, della Nannini, della Ferri, di Fausto Leali, della Mina più nera che ci viene in mente e della Winehouse più inca22ata. Oh sole mio, Malafemmena, Sud, Na sera e magge, Luna Rossa, O surdate nnammurato sono davvero tra le mie preferite di Napoli: peccato che qui Pietra non ci abbia messo pure Tammurriata Nera!!
*chitarrista storico dei Queen
**piccola fisarmonica, simile al bandoneòn argentino, quello del tango.
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