Lo statunitense Terry Jones, classe '51, è il pastore fondatore del "Dove Center" di Gainsville in Florida, chiesa caritativa carismatica che si richiama allo Spirito Santo e alla Pace: è pure autore di un libro che demonizza il Corano, e candidato indipendente alla Presidenza U.S.A. per questo 2012. Nativo del Missouri, lavorava nel settore alberghiero prima di diventare aiuto-cappellano universitario di Maranatha in Kentucky. Poi arrivò alla direzione della "Chiesa Battista di Florida". Dopodiché partì per la Germania a fare il missionario, e lì fondò nell'81 la "Comunità Cristiana di Colonia" legata ai Pentecostali che poi crebbe fino a 1000 membri. Dopo 2 anni gli fu assegnata una laurea ad honorem dall'Università di Teologia della California, che ora cerca di prendere le distanze. Nel 2009 fu esonerato, su giudizio dell'Unione Evangelica Tedesca, dalla guida della "Comunità di Colonia" a causa del clima di intimidazione e condizionamento psicologico da lui instaurato sui membri, attraverso istanze teologiche indifendibili, controllandone ogni attività.
Dopo che Jones, nel 2011, ha esternato le proprie opinioni sull'estremismo islamico a un convegno di un movimento britannico di destra a cui era stato invitato a Luton, il Ministero degli Interni del Regno Unito l'ha addirittura bandito dal territorio nazionale su denuncia del Gruppo antifascista e antirazzista "Speranza senza Odio". Purtroppo però anche in campo antirazzista esistono orientamenti oltranzisti non certo pacifici che per esempio cercano di ricondurre a posizioni antisemite chi critica la politica sciovinista, spesso violenta e senza pietà, dello stato d'Israele rispetto ai Palestinesi, che a loro volta, con tutte le ragioni che possono avere, si trovano a vivere in anarchia il loro odio per chi credono li disprezzi a priori. Tutto ciò in una terra condivisa da 2 popoli che sembrano nati per farsi la pelle a vicenda, ma dove pure esistono persone senza pregiudizi di 3 religioni diverse che desiderano solo la pace.
Ritornando al Reverendo, ora costui è sulla stampa internazionale per aver scatenato le proteste dei musulmani oltranzisti con la sua campagna "Brucia un Corano": lui parte dalla convinzione, non so quanto sincera ma sicuramente di grande impatto, che l'Islam nasce violento proprio dalle pagine del Corano e che si propagherà pretendendo, quando sarà maggioranza, la sostituzione delle varie Costituzioni Nazionali con la legge Coranica. A Kabul, capitale dell'Afganistan, i disordini prodotti dalle farneticazioni di questo signore sono stati a carico principalmente degli Stati Uniti che hanno dovuto chiudere l'Ambasciata, dopo un bel rogo del vessillo a stelle e strisce. D'altra parte per Washington la libertà d'espressione e di pensiero anche espressa in modo insolente e offensivo, salvo quella dei comunisti o presunti tali, è uno dei capisaldi della loro Democrazia, oltretutto rappresentata dal 1956 dal motto "Confidiamo in Dio", che comunque contrasta con la loro Costituzione.
Si discute ora sulla gravità di bruciare un libro Sacro, un Crocefisso, un simbolo o una bandiera nazionale: per me sono tutte mancanze di rispetto gravissime, assolutamente sullo stesso piano, oltraggi verso chi si identifica in quegli oggetti, vere aggressioni, anche se simboliche. In Italia il nostro tricolore è stato dato alle fiamme dai Padanisti della Lega. Tra religioni invece queste pratiche hanno avuto diffusione estrema nei secoli passati per perseguitarsi a vicenda: lo facevano gli Shintoisti giapponesi contro i Cristiani, i Cristiani contro le popolazioni da convertire, e i musulmani fino a tempi recentissimi quando i talebani in Afganistan sono arrivati a distruggere monumenti millenari colossali come i Budda di Bamiyan, per loro solo idoli blasfemi.
A proposito bisogna dire che qualche religione, al di là dell'intolleranza, ha tra i principii la ripulsa della rappresentazione degli "oggetti" del proprio culto e, a rimorchio, di altri culti.
La Comunità internazionale e l'ONU dovrebbero promuovere come principio irrinunciabile da parte delle Nazioni la promozione e la promulgazione di Costituzioni Nazionali Laiche dove si parli di pace, di solidarietà e di libertà di pensiero, d'opinione, di religione, e di gusti sessuali, nel rispetto del prossimo e rigettando oltre all'intolleranza anche i richiami a valori religiosi predeterminati, comunque in grado di ispirare leggi nazionali assolutamente inauspicabili e discriminatorie.
Dopo che Jones, nel 2011, ha esternato le proprie opinioni sull'estremismo islamico a un convegno di un movimento britannico di destra a cui era stato invitato a Luton, il Ministero degli Interni del Regno Unito l'ha addirittura bandito dal territorio nazionale su denuncia del Gruppo antifascista e antirazzista "Speranza senza Odio". Purtroppo però anche in campo antirazzista esistono orientamenti oltranzisti non certo pacifici che per esempio cercano di ricondurre a posizioni antisemite chi critica la politica sciovinista, spesso violenta e senza pietà, dello stato d'Israele rispetto ai Palestinesi, che a loro volta, con tutte le ragioni che possono avere, si trovano a vivere in anarchia il loro odio per chi credono li disprezzi a priori. Tutto ciò in una terra condivisa da 2 popoli che sembrano nati per farsi la pelle a vicenda, ma dove pure esistono persone senza pregiudizi di 3 religioni diverse che desiderano solo la pace.
Ritornando al Reverendo, ora costui è sulla stampa internazionale per aver scatenato le proteste dei musulmani oltranzisti con la sua campagna "Brucia un Corano": lui parte dalla convinzione, non so quanto sincera ma sicuramente di grande impatto, che l'Islam nasce violento proprio dalle pagine del Corano e che si propagherà pretendendo, quando sarà maggioranza, la sostituzione delle varie Costituzioni Nazionali con la legge Coranica. A Kabul, capitale dell'Afganistan, i disordini prodotti dalle farneticazioni di questo signore sono stati a carico principalmente degli Stati Uniti che hanno dovuto chiudere l'Ambasciata, dopo un bel rogo del vessillo a stelle e strisce. D'altra parte per Washington la libertà d'espressione e di pensiero anche espressa in modo insolente e offensivo, salvo quella dei comunisti o presunti tali, è uno dei capisaldi della loro Democrazia, oltretutto rappresentata dal 1956 dal motto "Confidiamo in Dio", che comunque contrasta con la loro Costituzione.
Si discute ora sulla gravità di bruciare un libro Sacro, un Crocefisso, un simbolo o una bandiera nazionale: per me sono tutte mancanze di rispetto gravissime, assolutamente sullo stesso piano, oltraggi verso chi si identifica in quegli oggetti, vere aggressioni, anche se simboliche. In Italia il nostro tricolore è stato dato alle fiamme dai Padanisti della Lega. Tra religioni invece queste pratiche hanno avuto diffusione estrema nei secoli passati per perseguitarsi a vicenda: lo facevano gli Shintoisti giapponesi contro i Cristiani, i Cristiani contro le popolazioni da convertire, e i musulmani fino a tempi recentissimi quando i talebani in Afganistan sono arrivati a distruggere monumenti millenari colossali come i Budda di Bamiyan, per loro solo idoli blasfemi.
A proposito bisogna dire che qualche religione, al di là dell'intolleranza, ha tra i principii la ripulsa della rappresentazione degli "oggetti" del proprio culto e, a rimorchio, di altri culti.
La Comunità internazionale e l'ONU dovrebbero promuovere come principio irrinunciabile da parte delle Nazioni la promozione e la promulgazione di Costituzioni Nazionali Laiche dove si parli di pace, di solidarietà e di libertà di pensiero, d'opinione, di religione, e di gusti sessuali, nel rispetto del prossimo e rigettando oltre all'intolleranza anche i richiami a valori religiosi predeterminati, comunque in grado di ispirare leggi nazionali assolutamente inauspicabili e discriminatorie.
Veramente nauseante.
RispondiEliminaNauseante tanto quanto lo è l'evidente strumentalizzazione che se ne fa per dominare e dividere i popoli.
Penso solo come sarebbe bello il mondo se si attuasse semplicemente il buon senso... Ovviamente occorrerebbe abbandonare egoismo e odio... !
eh sì è proprio così perché la divisione della gente porta interessi personali cospicui, corruzioni varie, orgasmi mentali d'onnipotenza: le religioni sono quasi sempre strumenti di potere e non d elevazione spirituale come dovrebbero essere. ciau
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