mercoledì 18 gennaio 2012

416. Cuoche in tivù!!


Alessandra Spisni, maestra bolognese di cucina alla "Prova del Cuoco" sulla Rai, in questo 2012 all'inizio, ha guadagnato la mia povera attenzione in seguito a un paio di mie reazioni allergiche a vederla parlar di cucina e a sentirla spesso recensita come barzelletta nazionalpopolare dalla voce di un amico regolarmente inorridito dalle sue istruzioni culinarie: innanzitutto in tivù una cuoca obesa in edizione quasi quotidiana non dovrebbe risultare "attendibile" ma evidentemente gli autori hanno pensato che gli sponsor del programma avrebbero gradito la sua immagine più di quella di Bigazzi, cacciato con infamia per la sparata sui gatti cucinati in tempo di guerra, che comunque era lì in veste diversa. E' stato forse ritenuto, comunque, che la cucina bolognese "tradizionale" di cui lei è esperta esponente sia più valida o attraente di quella toscoumbrolaziale creativa di Anna Moroni che, da molto tempo nella stessa trasmissione, ha ora perso spazio. Ora, mi chiedo come il "pensionato" valdarnese Bigazzi, che pure con spocchia e supponenza intransigenti dimostrava in diretta una notevolissima cultura delle tradizioni enogastronomiche toscane ma anche italiane, avrebbe commentato le ricettacce della Spisni, visto che così spesso improvvisava scontri di principio con la Moroni. Intendiamoci, penso che i piatti descritti da questa signora super-sovrappeso siano effettivamente nella tradizione della sua città ed eseguiti con maestria, ma quello che mi lascia dubbi a valanghe e che mi procura riflussi esofagei solo a sentirne parlare è il frequentissimo uso associato di grassi come olio, burro, margarina, strutto, panna, mascarpone, lardo, salsiccia e formaggi. Un crogiuolo di grassi insaturi di varia natura non mi risulta così radicato in nessuna cucina al mondo. Per me la gola patologica spinge quella signora a variazioni tremende: una volta mi pare abbia presentato un dolce, che solitamente è preparato con la ricotta, nella versione con mascarpone. E quando una pietanza deve risultare grassa lei la descrive come delicatissima o saporitissima. Il suo esercizio in cucina è antimoderno per quel che riguarda gl'ingredienti e gli accostamenti in controtendenza completa rispetto alla semplificazione "compositiva" imperante dettata dalla coscienza  salutista di chi detta manicaretti in pubblico. Dopo aver parlato male, ma in modo obbiettivo, della Spisni,  accenno solo in breve a un'altra cuoca televisiva: trovo la snellissima e bella Benedetta Parodi goffa e artificiale mentre propone su La7 le sue ricette spesso nè tradizionali nè salutiste, con un effetto da piatti pronti surgelati o da festicciole dell'asilo. Io amo cucinare ma, contrariamente alla Spisni e alla Moroni, sono piuttosto imbranato con le padelle: bene, la Parodi è "intrega" quanto me, ma a me risulta evidente che, per quanto possa sembrar strano, non le piace cucinare e penso che, pompata mediaticamente, sia arrivata alla fama con l'esibizione di una falsa passione! Meglio Moroni&Bigazzi! 

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