A Milano e dintorni oggi c'è un cielo di piombo su un mondo intermedio tra terra e acqua, di cui si vede in controluce la piovìggine minutissima che non bagna ma pervade l'atmosfera, acqua leggera come nevischio che può sembrare un abbaglio. Non c'è ancora il gelo invernale ma la discesa velocissima verso il solstizio d'inverno porta facilmente a pensare, assieme ai guanti già indossati da tutti, a imbottiture più consistenti di una normale trapuntatura: a indumenti stagni con interni di pelo. Questo cielo è triste da mettere i brividi, intonato a Maigret o Conan-Doyle. Ma il traguardo incerto d'un piccolo sciopero contro una grande manovra governativa che pare irrinunciabile quanto iniqua, è ancora più scoraggiante e sconcertante d'una giornata così uggiosa!
Nessun commento:
Posta un commento