martedì 16 agosto 2011

334. La volpe e l'uva

Una volpe affamata cercava di raggiungere a grandi balzi l'uva d'una pergola, ma non essendo riuscita a toccarla, lasciando perdere disse: "Non sei ancora matura: di certo non ti mangio acerba!" Di questo esempio dovrebbe far tesoro chi deforma a parole quel che non riesce a fare.


Ho preso gusto a ritradurre le favole antiche, capendo che alla fine venivano scritte per fornire esempi a tutti, non certo solo ai piccoli, com'è successo negli ultimi secoli. Anche questa seconda, come "il lupo e l'agnello", m'ha fatto pensare ai politici: in questo caso, quando i programmi di governi troppo disinvolti si rivelano fragili, inutili e negativi, i protagonisti del nostro apparato statale provano a scaricare le colpe a entità astratte o a colpe pregresse attribuibili ad altri, anziché assumersi responsabilità serie. Dagli anni '80 il consenso si guadagna a suon di esteriorità, efficienza soprattutto fittizia e spavalderia sbattuta in faccia agli elettori plagiati dai media che spacciano a chiunque droghe virtuali.


favola di Fedro tradotta da W.S.

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