sabato 30 luglio 2011

324. Vacanza a Manhattan 3

Ultima settimana a New York: prima camminate senza meta e poi una faticata memorabile con la traversata verso sud di Manhattan per Liberty Island e Ellis Island, veri simboli degli U.S.A. Il viaggio e' breve ma preceduto da 2 ore di code per biglietteria, controlli ai raggi x e imbarco: bellissimi i panorami della baia e l'atmosfera nelle 2 isole. Il ritorno all'albergo a metà pomeriggio dopo altre code, con abbronzatura inaspettata e tante riflessioni sulle "loro" libertà, è un sollievo. Poi una lunghissima serata tra Chelsea e Hell's Kitchen con 2 diversi amici americani: con l'ultimo, ritrovato dopo 6 anni, molto poco "integrato", a parlare di Milano, del suo Alabama, della NewYork degli altri e di Amy Winehouse appena morta.
In un'unica giornata realizziamo 2 mete, Empire State Building e Museo Guggenheim. La prima inizia con controlli e code sfinenti come per le isole-simbolo per arrivare a 2 diversi livelli d'osservazione con viste impareggiabili anche da un 112° su città intera e baia. Dopo una vera pausa-pranzo raggiungiamo il Guggenheim, progettato dal grande Lloyd-Wright che è subito per me un incanto avendone già amate e studiate le forme razionaliste e moderniste insieme. Vederlo, visitarlo e apprezzarlo è stato emozionante: un'enorme rampa-scìvolo a chiocciola con arioso pozzo-atrio centrale di gran suggestione. Lungo le balconate ci sono le mostre personali e temporanee con opere di proprietà degli artisti, di collezioni private o di altri musei, mentre nelle diverse sale che si aprono sui pianerottoli dei vari livelli ci sono allestimenti semi-stabili con opere di proprietà del Museo o della Fondazione: Picasso, Lautrec, Rousseau, VanGhogh e tanti altri maestri a cavallo tra '800 e '900.
Rimandata all'ultimo giorno utile di questa vacanza la visita al Metropolitan Museum, per farla con l'amico newyorkese che teneva a vedere la mostra giustamente ospitata qui di Alexander McQueen, compianto stilista scozzese adottato da questa città, artista e "scultore" visionario. Ma per noialtri italiani è stata una sorpresa assoluta e una meraviglia trovare qui antichità mesopotamiche, egizie, cretesi, pittura del rinascimento e infinite altre epoche, assieme a innumerevoli opere notissime come "il pasto del cieco" di Picasso, "autoritratto con cappello di paglia" di VanGhogh e una giungla di Rousseau.
Oltre alle cose viste devo registrare pure certe persone conosciute o ritrovate in questa "feria oltreoceano": Richard, Randal, Chelsea e il suo fidanzato, e Rolando, languido per il trasloco imminente con la famiglia a Edimburgo.
Proprio una bella vacanza.

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