All’Università Bocconi di Milano, pare l'11 maggio, è stato strappato un poster dell'associazione Bocconi Equal Students, in vista della Giornata Internazionale contro l'Omofobia, e l'autore dell'azione, apostrofato da uno degli associati, ha reagito insultandolo e minacciandolo col solito repertorio di "omosessuale, fr0cio e r1cch1one”. E non sarebbe il primo episodio patito dall'associazione in questione. Comunque il Rettore Tabellini è uscito con una lettera aperta in cui parlando di "gravi comportamenti d'intolleranza", ricorda che l'Università, nel quadro di un associazionismo studentesco prezioso e alla luce del recente "Codice d'Onore" da loro varato, ritiene inammissibile che i valori della comunità bocconiana, fra cui il patrimonio delle diversità, la libertà d'espressione, l'etica e la solidarietà, non vengano rispettati al suo interno. Conclude ribadendo il sostegno alla diffusione di iniziative legittime da parte dei suoi studenti.
Senza togliere alcun merito al Rettore, dico vorrei essere pure io un rettore, o comunque una persona con visibilità mediatica o istituzionale, per diffondere le mie prese di posizione contro le discriminazioni quotidiane d'oggigiorno contro fr0ci, ne6ri, marocchi, ma anche cinesi, nomadi e lesbiche direi ancora senza nomignoli deteriori di uso generalizzato. La "correttezza politica" in questi ultimi anni è spessissimo forzatura evidente, così diventa per molti buonismo: i genitori e gli educatori dovrebbero dare l'esempio concreto ai figli e ai giovani e non limitarsi a ripetere "non si dice". La convivenza è difficile ma la maggior parte dei popoli del mondo sono meticciamenti culturali e razziali seguìti a migrazioni, alleanze, convivenze o invasioni. E nella coesistenza di costumi diversi, la laicità, anche da parte di religiosi praticanti, secondo me, è la vera chiave per la pace e le pari opportunità tra classi, razze e sessi vari.
fonti: queerblog.it - milano.repubblica.it - www.ilfattoquotidiano.it - www.ilgiorno.it
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