All'ora di cena vedo il TGLa7 di Mentana e 8 e mezzo della Gruber e poi mi viene in mente un punto di partenza: una mozione pregiudiziale affossò tempo fa la legge anti-omofobia, elaborata trasversalmente da Guadagno-Luxuria e Carfagna, ed è notizia di oggi che la relatrice di tale legge, la deputata democratica Paola Concia è stata aggredita con la sua compagna con insulti pesantemente omofobi, proprio dietro a Montecitorio. Quella mozione vinta grazie ai Cattolici, la proposta d’abolizione della legge Scelba, e gli insulti pre-elettorali ai magistrati di Milano da parte di un candidato della Moratti, sono forse considerati, da una parte degli italiani, bandiera della libertà d’opinione, e questa sarebbe vera decadenza! Ed ora che cosa accadrà della proposta da parte di uno zelante deputato del Pdl di restituire centralità al Parlamento nientemeno che con la modifica dell’articolo 1 della Costituzione? Questo signore, un po’ come quello di Milano, direi che è andato comunque oltre quanto auspicato da S.B.: circa 2 settimane fa il “predicatore della sobrietà” parlava in tivù di ridimensionamento di Parlamento, Magistratura e Consulta. Ma quest’altro adulatore del Capo non penso rischi le denunce e le dimissioni di quello arrogante e petulante che sui manifesti ha dato dei brigatisti ai procuratori milanesi. In pochi anni una sottile e graduale metamorfosi ha coinvolto il nostro sistema elettorale, la nostra Costituzione e le sue Garanzie ma questo ha addirittura stravolto i rapporti tra organi diversi e le procedure per l’approvazione di nuove leggi. Ma di sicuro ancora nessuna proposta di modifica dell’articolo 3 della Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” Finché rimane costituzionale la parità e l’eguaglianza per tutti, una garanzia a cui aggrapparsi c’è!! E ci si aggrappi pure il vicedirettore di Libero, Bechis, che stasera, dalla Gruber, ha contrapposto alle leggi “ad personam” del Governo tirate in ballo dalla direttrice DeGregorio dell’Unità, i processi “ad personam” montati da magistrati persecutori: dico allora che purtroppo davanti alla legge anche un individuo così ignorante e in malafede ha diritto allo stesso trattamento degli altri.
rif. http://wabesmemo.blogspot.com/2011/04/251.html / http://wabesmemo.blogspot.com/2011/04/258-nota.html / http://wabesmemo.blogspot.com/2011/04/252-nota.html
Nessun commento:
Posta un commento