Il diletto da parte del premier nel promuovere l’espulsione di certe cellule, quasi squadre partigiane, è davvero una provocazione: alle procure milanesi insulti da parte di un Suo candidato, che si riferiscono alle Brigate Rosse, anche sintomi di un delirio d’onnipotenza cui si dovrebbe metter fine.
Un effettivo Comitato di Liberazione Nazionale potrebbe davvero nascere: una formazione interideologica, o un movimento di varia estrazione culturale, con comunisti, ecologisti, cristiani, libertario-solidali, socialisti, liberali e anche anticomunisti conservatori e nazionalisti. Un’organizzazione fatta di squadre e brigate, non-violenta: chissà se davvero cellule istituzionali sono già attive nella magistratura, avanguardie di un movimento impaziente e sull’orlo di una crisi di nervi?!
S.B. sta realmente sfidando a ripetizione le varie opposizioni e il presidente della Repubblica non appare sordo a tutto ciò. Il mondo però comincia a commiserare il popolo italiano e questo potrebbe portare il governo a rinchiudersi in un nazionalismo non autarchico, ma piuttosto autoreferente, mirato alla "miniaturizzazione" dei diritti della maggior parte dei cittadini.
Ci vorrebbe un bel Movimento d’Azione Unitario: per affrontare tutto quel club d'interesse che ruota intorno a palazzo Grazioli e per porre tutte le questioni di legittimità su tutte quelle azioni e istanze. Non se ne può più!!!
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