sabato 16 aprile 2011

255. Scuola di sinistra, diritti di destra (nota)

S.B. ci ridà: i genitori oggi possono scegliere liberamente l'educazione da dare ai figli e sottrarli a insegnamenti di sinistra, ideologie e valori diversi dal quelli della famiglia. In risposta alle parole rivolte all'Associazione Nazionale delle Mamme, mi trovano d'accordo le parole del capogruppo Idv alla Camera per il quale quel signore "dovrebbe difendere e valorizzare il pilastro educativo del Paese, non additarlo come esempio negativo". La discrepanza d'idee tra famiglie e insegnanti c'è sempre stata ma sempre relegata ad alcune materie: certamente mio padre , liberale convinto, trovava troppo di sinistra addirittura la mia maestra perché, cattolicissima e probabilmente democristiana, c'insegnava negli anni '60 i valori della resistenza e della nostra costituzione catto-comunista, valori che lui reputava troppo retorici. Ma il maestro di musica ci faceva imparare anche qualche inno fascista. Alle scuole medie francamente non ricordo insegnanti estremisti o ideologicamente identificabili. Al liceo però "storia&filosofia" era una materia spesso insegnata da professori di sinistra, formati direi ben prima del vituperato '68, e anche per "lettere" spesso ideologie di sinistra passavano insieme alle letture e all'indirizzo cui venivamo avviati. La cultura, diciamolo, è spesso più completa quando è laicamente orientata a ideologie solidali. Il problema di S.B. è che si trova a chiamare di sinistra se non addirittura comunisti quelli che gli danno contro ma il suo problema è che nella sua bandiera di destra farlocca ci stanno i suoi interessi personali, e l'aveva capito tanto tempo fa un "idolo" liberale del mio papà: Montanelli. Il vecchio Indro, direi il primo dell'area culturale di destra ad accorgersene, non per nulla è il maestro di uno come Travaglio.
fonte: www.ilsecoloxix.it

Nessun commento:

Posta un commento