Il regista Clint Eastwood è pure il protagonista vedovo della storia ambientata in Michigan, che narra il conflitto di questo veterano di guerra, ex-operaio della Ford, col vicinato, ormai in gran parte di razza hmong, popolo asiatico senza patria, con cultura molto radicata, condizionata dall'onore: ma anche presso di loro il cancro delle bande giovanili su base etnica, così diffuso negli Stati Uniti, ha attecchito. Il vecchio irlandese finisce per stringere un rapporto molto strano con la famiglia della casa accanto, e si affeziona al ragazzotto e alla sua sorella maggiore, nonostante i pesanti pregiudizi iniziali. La storia è molto bella, con tutti i contrasti culturali della provincia americana, dalle regole strane della società hmong al machismo americano di vecchio stampo. Contrariamente a quanto m'accade solitamente, questo film m'ha commosso a visione terminata, rimuginando sulle diverse sofferenze date dalle guerre e su certi valori a cui non si riesce più a pensare. Recitazione molto apprezzabile di tutti i protagonisti. Da cercare e vedere senz'altro.
Nessun commento:
Posta un commento