In questo scorcio di settimana a casa, dal giovedì di festa civile alla domenica, si sono alternate almeno 3 stagioni: freddo intenso, sole e vento, grandine temporalesca serale non proprio brevissima e cielo sfolgorante. Milano a me pare sospesa e in ansia, quasi se aspettasse qualche effetto meteonucleare dal Giappone, pur così lontano. Non avevo mai fatto mente locale sul fatto che il Giappone fosse una nazione nuclearizzata, realtà che mi si presenta come assolutamente incauta e incoerente senza alcuna considerazione per la propria esperienza atomica e tellurica. E così la mia città ora mi richiama l’ultima scena di “Terminator” e l’ambientazione di “BladeRunner” e “Atto di Forza”: fantascienza. Sul "pianerottolo" forse anche un po' di guerra, che non va chiamata così, e persino il cessateilfuoco imposto a Gheddafi conosce l'incertezza informativa: l'ha rispettato o no? Certo che il beltempo lenisce di molto l’ansia da cronaca internazionale e mi alimenta il desiderio di far progetti all’aperto. Persino servizi informativi sulla statistica disastrosa di pedoni uccisi da pirati della strada non mi tolgono la voglia di respirare il sole, che oggi, domenica, sembra ripulito da grandine e pioggia di ieri. Via a piedi, nel quartiere di Porta Volta, col solleone e il vento che tengono in vita i gagliardetti tricolori dei 150 anni dell'Unità d'Italia. L'aria di tutte le nostre vie principali invita a incontrare e salutare gli altri. Si sta proprio bene, e allora mi spingo oltre: coi mezzi verso Sesto. Chiacchiere in giro e poi, sempre tra amici, un passeggio molto meneghino, la Martesana, vecchia via d'acqua con orti, panchine, anatre e ahimé qualche roditore acquatico. Una giornata tranquilla che termina in casa a seguire un intervento televisivo del giurista ed expremier Amato, col quale in passato mai mi sarei sognato un giorno di poter condividere opinioni, giudizi e critiche, che è arrivato a definire il valore deteriore del marketing applicato alla politica: notizie e dati, lubrificati per gli elettori dagli spindoctor, i portavoce. Appena visto sul tema un lavoro teatrale molto originale, incentrato appunto su quella professione: "Il Suggeritore". D'altra parte nel panorama politico degli ultimi 15 anni, dominato da un virtuale monopolio informativo, sono arrivato a rivalutare in parte posizioni di personaggi come Fini, Montanelli e Casini e a rimanere deluso, senza troppe meraviglie, da Veltroni, D'Alema e Rutelli. Ci vorrebbe per me una sinistra unitaria con persone come Amato, Occhetto, Bertinotti, Vendola, Imma Battaglia, Vladimir Guadagno-Luxuria, Rosy Bindi, Enrico Letta, Scalfarotto, Anna Finocchiaro e tantissimi giovani che si candidino non a inseguire il successo personale ma per l'emancipazione del paese dalla dittatura dell'immagine e del marketing, e dalla depressione economica di tutti gli strati della popolazione: perché per ora restano floridi solo politici e superimprenditori. Ecco, e domani al lavoro!
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