Negli anni '70 il famoso premier del "Sol Levante" Tanaka, nonostante la condanna per il caso Lockheed, continuò a fare, disfare e rifare tanti governi. Nell '83, disse: “In democrazia le maggioranze si ottengono in due modi. Conquistando il consenso, o comprandolo”. Il suo erede politico Ozawa, attuale "padrone" del parlamento giapponese, potrebbe essere liquidato dal nuovo premier di centrosinistra Kan che pure si era adoperato, non accontentandolo, a sistemarne i "colonnelli" nel proprio governo.
Le questioni di politica interna sono in cima all'agenda politica, come l'intenzione di aumentare la pressione fiscale per rafforzare lo stato sociale: e ora la vendetta di Kan nei confronti di Ozawa è strizzare l'occhio al Komei, braccio politico della Soka Gakkai, sorta di Comunione e Liberazione pacifista e buddista. Ha nominato suo Ministro degli Esteri tale Maehara, privo della specifica competenza ma vicino alla nota associazione: dopo aver nel corso degli anni persino appoggiato la guerra in Irak e avallato diverse leggi inique, il Komei non vedrebbe l'ora di entrare in una qualunque maggioranza, di qualunque orientamento sia.
Ma sarebbe davvero illuminante, per usare un termine anche buddista, contare materialmente i parlamentari giapponesi comprati, venduti, indagati, condannati, prescritti e non perseguibili: tutto a causa della Discrezionalità Penale prerogativa dei magistrati nipponici che, in soldoni, possono archiviare procedimenti "per opportunità sociale e giudiziaria" anche nei confronti di un reo confesso e a prescindere dal tipo di reato.
Ora il Parlamento repubblicano del nostro "Bel Paese" avrà sorte analoga? In tempi ormai lontani nessuno poteva pensare che tantissime persone, attualmente elette nel PdL, potessero poi passare con S.B. Alla fine alleanze così inverosimili e fantasiose portate a compimento hanno portato alcuni a chiedersi in che modo quelle stesse persone sono state "tenute per le palle": promesse di debiti pagati, ricatti più o meno pesanti, stipendi veri e propri erano ipotesi che ora cominciano a venir fuori con testimoni e denunce, ma che senza un'informazione almeno come quella di epoca democristiana, non riescono a scuotere l'opinione pubblica!
(da servizi su ilmanifesto.it e ispionline.it)
Nessun commento:
Posta un commento