mercoledì 16 giugno 2010

114. Bavagli e Sbavagli (nota)

Certe modifiche del discusso “bavaglio”, secondo il Pdl, permetterebbero di farlo votare nelle 2 settimane dei lavori delle commissioni che al Senato si occupano della manovra finanziaria. La lettura finale a Palazzo Madama, sarebbe, volendo, rapidissima. E i finiani osservano che così il ddl/ intercettazioni sarebbe approvato prima dell’estate.
Ma la possibilità che l’intero esame del testo slitti a settembre c’è, assieme al rischio, per la maggioranza, di veder pubblicate altre intercettazioni non proprio graditissime. Ma se tutto restasse com’è, insistono sempre i Finiani, Napolitano potrebbe non firmare il ddl e la Consulta potrebbe bocciarlo. Al momento solo i “colonnelli” accuserebbero una non lieve sconfitta politica nel caso di modifiche. Solo durante la giornata di giovedì 17, con la lettura della relazione sul ddl di Giulia Bongiorno, presidente della commissione-giustizia della Camera, si capirà dove si va a parare.
Intanto, guerra di cifre: S.B. ha dichiarato oggi che gli italiani intercettati sarebbero 7,5 milioni, . le “toghe”, invece danno sui 120mila i telefoni controllati, avvertendo che se il ddl fosse già legge, «non si sarebbero potuti individuare gli assassini di D’Antona» e impossibile sarebbe l’intercettazione ambientale in luoghi non privati, senza prove del reato in mano, come pure l’acquisizione dei dati del traffico telefonico con pesante danno alle indagini di mafia e terrorismo.
Nel frattempo si può osservare che la voglia di controllo dell’informazione da parte di S.B. non è un caso isolato in Europa: forse è una tendenza! Oltralpe, infatti, Monsieur le Président ha appena registrato una temporanea rivincita su un episodio increscioso di un suo fuorionda di 2 anni fa a France3, tv di stato, pubblicato da un tale Scalbert su un sito-web : questo giornalista è stato appena messo sotto inchiesta da un pubblico ministero per “ricettazione”, rischiando così 5 anni di galera e 375000 euro di multa. Gli è stato infatti chiesto da chi avesse avuto le immagini dove N.S. si scagliava contro impiegati e microfonisti di tale tv, che avevano mancato di salutarlo, trascurando la buona educazione e facendolo sentire come tra ”manifestanti”.
E mentre in Italia ci si prepara a varare la legge sulle intercettazioni, dall'Islanda arriva un provvedimento che va in tutt'altra direzione: già lo chiamano legge sbavaglio ed è stato approvato all’unanimità e mira a trasformare l’isola nel paradiso della libertà d’espressione, rielaborando tutto il meglio della tutela dell’informazione nel mondo, dalla legge sugli informatori in Belgio, al segreto professionale per i giornalisti in Svezia, dall'incremento della possibilità di denuncia rispetto alla Pubblica amministrazione negli USA, alla completa trasparenza degli atti governativi in Norvegia, ma anche maggiori garanzie di riservatezza per i fornitori di connettività rispetto alle richieste delle magistrature. E’ rassicurante e triste al tempo stesso che da ora esista un “paradiso fiscale dell’opinione”…..




basato su compendio da sky.it / corriere.it / repubblica.it

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