La mia opposizione rispetto al catechismo arrogante continua da 40 anni quando il rifiuto ecclesiastico di divorzio, convivenze, sesso al di fuori del matrimonio, aborto, e matrimonio dei preti mi portò a una "crisi mistica” che m’avvicinò al protestantesimo. Poi lasciai perdere, abbandonando la frequentazione delle Chiese. Nonostante la giovane età consideravo in modo severo il fatto che la Chiesa Cattolica non avesse mai avuto una struttura democratica e partecipata ai credenti, contrariamente a diverse altre Chiese cristiane, sia conservatrici sia progressiste: vari papi hanno comunque attuato innovazioni attraverso i concili, come il dogma dell’infallibilità del Papa, inserito dal Concilio Vaticano I , meno di 150 anni fa, nodo pregnante dell’estesa intolleranza vaticana rispetto alle rivendicazioni interne ed esterne alla Chiesa.
Enunciazioni tipo quella sull'omosessualità come strategia del Maligno per far estinguere l'umanità che m'indignano: ma si tratta di dottrina, catechismo! L’osceno da parte della Chiesa non è imporre tutto ciò, ma mettere lingua in quello che è la vita laica di una nazione, ma è pure osceno remar contro una giornata anti-omofobia e criticare un sindaco che riceva delegazioni gay, considerando il momento di "emergenza omofobia e xenofobia".
Ma sono assolutamente d’accordo quando si afferma che chi non concorda con la dottrina della chiesa dovrebbe diventare protestante o dichiararsi apostata: questo è un appello a quei cattolici che sono favorevoli agli ordinari metodi di contraccezione, alla pillola abortiva, alla legge sull’aborto, al divorzio, alle convivenze fuori dal matrimonio, al matrimonio dei preti e a considerare alla pari chi pratica l’omosessualità.
Ma sono assolutamente d’accordo quando si afferma che chi non concorda con la dottrina della chiesa dovrebbe diventare protestante o dichiararsi apostata: questo è un appello a quei cattolici che sono favorevoli agli ordinari metodi di contraccezione, alla pillola abortiva, alla legge sull’aborto, al divorzio, alle convivenze fuori dal matrimonio, al matrimonio dei preti e a considerare alla pari chi pratica l’omosessualità.
La Chiesa Cattolica, così com’è, non è davvero quella auspicata dalla Teologia della Liberazione, il cui parto travagliato durò dal 1968 al 1973.
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