domenica 28 marzo 2010

097. Infoinsalata molto indigesta (notizie)

Oggi, domenica di elezioni regionali, mentre riposavo sul divano, ho sentito la tivù riparlare dello scandalo dei preti ped0f1li, con un brivido osceno in più, quello dell'immunità diplomatica: ma, approfondendo, l'attuale capo della "Santa Sede" non se n'è servito isolatamente.

Nel maggio 2001 il cardinale Ratzinger scrisse l'epistola "Circa i Delitti più Gravi" riservata ai vescovi cattolici, dove s'ordinava loro, pena la scomunica, di non avvisare le autorità "secolari" del tipo di accuse per le quali un precedente documento riservato del Vaticano raccomandava fossero gestite indagini da tribunali ecclesiastici "nel modo più segreto” e “protette da un silenzio perpetuo". Ciononostante il primo ministro Gordon Brown nel 2009 si dichiarò “deliziato” dalla visita del Capo della Chiesa Cattolica Ratzinger nel Regno Unito, la cui regina è Capo della Chiesa Anglicana, ma qualche giornalista britannico, assieme ad altri , si dichiarò “disgustato”.

Un processo del 2005 sullo scandalo dei preti ped0f1li negli Stati Uniti vide coinvolto Joseph Ratzinger per i succitati fatti, accaduti quando l’attuale papa era appunto prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede: ma nel 2005 potè, da capo di Stato, avanzare all’allora presidente degli U.S.A. George W.Bush richiesta formale d'immunità, in breve accordata. A una conferenza-stampa di protesta davanti a piazza san Pietro parteciparono attivisti radicali come Maurizio Turco e Marco Cappato ma pure Daniele Capezzone, attuale portavoce del Popolo delle Libertà, già attivista di Legambiente, poi segretario dei Radicali e in ultimo antagonista interno di Marco Pannella.

Nel maggio nel 2009 una Corte di Gerusalemme dismise una querela contro Benedetto XVI depositata da due Israeliani di estrema destra, in cui è sostenuto che i tesori saccheggiati agli Ebrei nel corso dei secoli siano depositati in Vaticano, motivando la decisione di non accogliere la denuncia in quanto il papa, come capo dello stato Vaticano, gode di immunità diplomatica.

Mi pare davvero anti-etico che, sia per coprire scandali, sia per non rispondere a vergognose ma discutibili questioni, il primo cittadino della Santa Sede menta o taccia! Ma trovo addirittura immorale che, per non dover chiarire tutte queste sporche faccende, praticamente planetarie, invochi sfacciatamente l'immunità diplomatica, o ne goda passivamente, quando oltretutto un comportamento così vigliacco, già vergognoso per un uomo politico "qualunque", avrebbe dovuto avere eco molto maggiore sugli organi d'informazione. Mafia Vaticana?

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