giovedì 12 novembre 2009

048. L'Italia multietnica che fa paura. (nota)

Gli italiani dei “campanili” si son sempre lamentati degli “altri”, e ora ancor più degli stranieri.
Ed ora si sentono uscire tali lamentele, persino da bocche di mulatti, neri, arabi, orientali e slavi, tutti di nazionalità, e spesso di madrelingua, italiana.
Questo perché il tessuto sociale e etnico è mutato, in quanto l’Italia si è trasformata in terra verso cui si migra, al di là delle varie politiche migratorie.
Un fenomeno esemplare positivo che potrebbe essere visto come “reazionario” è la ricomparsa di ristoratori di nostra cucina tradizionale, anche dove mancavano dal 1945. Per esempio, a Milano, fino a diversi anni fa, ci saranno state al massimo 2 trattorie lombarde o padane, mentre pullulavano ristoranti toscani, napoletani e siciliani.
Trovare del buono in questa società mutante è capitale, mentre è solo un danno stigmatizzare usanze e comportamenti estranei.
Invece la volontà politica di sgominare corruzione e concussione migliorerebbe i singoli quartieri e tutta l’Italia: non i divieti, le proteste xenofobe, le ronde padaniste e gli atteggiamenti razzisti. Mettersi al servizio anche dei residenti stranieri come ho visto fare a un paio di farmacie che conosco, significa operare un'integrazione culturale ed economica molto vantaggiosa, visto che così i nuovi immigrati non sono più obbligati a frequentare erboristerie straniere, mammane e praticoni spesso collegati ad ambulatori clandestini. La gente dovrebbe riflettere sul fatto che gran parte delle regioni italiane ha, nel corso dei secoli, integrato, in maniere e velocità diverse , etruschi e celti, romani e longobardi, saraceni e spagnoli, francesi e austriaci, normanni e teutoni. TUTTI NOI ITALIANI SIAMO IL RISULTATO DI STRATI, SOSTRATI E INVASIONI DIVERSISSIME ED ANCHE ORA L’INTEGRAZIONE SAREBBE NATURALE, COME INNATURALI SAREBBERO INVECE SEGREGAZIONE, ESPULSIONE E DETENZIONE PERCHE’ CORRISPONDONO A UN BIECO PRIMATO SCIOVINISTA CHE SI VORREBBE FAR VALERE A TUTTI I COSTI.

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