Oggi 9 novembre 2009 ventennale della caduta del Muro di Berlino: il pensiero mi commuove, non per la fine del comunismo, non per la vittoria del “mondo libero e liberista”, non per un’Europa diversa.
Mi commuove per una città e una nazione finalmente riunite, per due personaggi pur discutibili come Wojtyla e Gorbačov che hanno determinato indirettamente col loro valore l'avvenimento, per lo straordinario film Goodbye Lenin e per il fatto che a Berlino ho visitato qualche anno fa il checkpoint, il museo e la strada del Muro.
Mi commuovono anche i giudizi a riguardo, da persone serie come Lilli Gruber.
Ma io mi commuovo facilmente.
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