Quello che io auspico per l'Italia, come diverse associazioni d'identità e per i diritti civili, si è praticamente realizzato nel paese dell'egoismo capitalista e sciovinista. Non conoscendo approfonditamente nè la legge specifica, nè i meccanismi giudiziari e di garanzia degli Stati Uniti d'America, posso solo esprimere le mie congratulazioni a chi ha confidato in un segnale di emancipazione di una parte della cittadinanza da questo presidente Obama, primo presidente di colore, ma non esattamente di colore, nettamente sanguemisto, mezzo anglosassone e mezzo autenticamente africano, con un nome arabo-islamico, ma cristianoprotestante e laico. Quel che ha promesso e quel che ha cominciato a fare mi fa un piacere immenso, ma mi fa sempre più sentire distante, qui in Italia, da un'atmosfera di democrazia: l'aborto di quella legge anti-omofobia non certo ottima, l'attacco fisico ad organi d'informazione indipendenti da parte di gruppetti fascisti volutamente sottovalutati dal governo, ricerca di vizi privati di potenti politici d'opposizione che controbilàncino il palesato "scostume" e malcostume pubblico e privato di uno dei potenti d'Europa. Evviva e abbasso!!!
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