Calvarii sorgenti dall'acqua marina, lago e golfo insieme.
Smerigliato il cielo, grigia la roccia e blu il mare striato.
Grandi bonsai orlano le minuscole spiagge, separandole dalle piccole costruzioni cubiche, quasi ghiaccio seminato in giro, alternate a scalette di varie forme, palme, ulivi e buganvillee.
Rispetto al mare aperto di Creta, in questo posto le imbarcazioni riposano sicure, ma anche con questo vento sottotono, nei locali all'aperto i conti vengono presentati ai clienti "sottovetro".
Strani come gli ombrelloni trasparenti.
Dopo vent'anni via da Creta, ho scoperto Aios Nikòlaos.
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