Seduto sul divano davanti al video del pc, posso vedere nei riquadri delle due grandi finestre aperte sulla parete di fronte, come fossero altri due schermi, l'orizzonte cittadino, in due programmi complementari.
Cortili, corti segrete, microgiardini pensili, tetti e indovinabili tracciati da una parte.
Dall'altra: piante, terrazze, zigurrat urbane tutte dominate dalla Torre-Antenna della compagnia televisiva di stato.
Questa sorta di traliccio, assieme a un'altra piccola torre parigina da noi più distante e in mezzo a un vero parco, ha sempre fatto parte del mio panorama domestico.
Dall'infanzia all'adolescenza mi ci incantavo.
Mentre quella del parco mi appariva da casa ben più defilata, quindi solo tappa delle passeggiate pomeridiane con gli amici, per quella grande sagoma che ha dispensato programmi tv, in esclusiva per anni, mi sentivo invece ingenuamente interlocutore privilegiato, assieme ai miei vicini di casa e di quartiere.
Con gli anni, come una baldracca che invecchia restando slanciata, ha "messo sù" luci di segnalazione, oltre a colore e imponenza dati dalla nuova illuminazione diffusa che la rendono simile a un albero di natale, ma pure bigiotteria, porri e calazi, in realtà fusti per la trasmissione satellitare.
Nel corso della mia vita, sempre nello stesso rione, andando al liceo, in piscina, all' università, e più di recente, al lavoro, la Torre mi si è imposta anche fuori di casa, lungo uno dei viali alberati più larghi della città, non più come paesaggio immobile ma come mole e buon punto di riferimento incombente per me che, privo del senso dell'orientamento, quando mi muovo da solo ho bisogno di sentirmi "circoscritto" da immagini precise.
Ora le do raramente attenzione, ma se di giorno siedo al computer, mi concedo un poco di relax guardandola in mezzo al resto.
E se poi è una serata tersa, mi diventa persino bellissima.
si, si ora la vedo anch'io dalla mia finestrina sul tetto ed è proprio addobbata a natale. Anche a me piace trovarla nel mio campo visivo. Mi orienta, come una piccola stella polare. Buonanotte
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