Ritiro in ballo una mia idea fissa: il suprematismo religioso legato al proselitismo è una brutta bestia, come
dimostrano le azioni e i pensieri di cattolici, testimoni di Geova, ortodossi e
mussulmani sciiti e sunniti, e per me il metro universale di giudizio dovrebbe
essere il laicismo libertario, inquadrato nella Dichiarazione Universale dei
Diritti dell'Uomo.
La fonte delle notizie che seguono, a parte la cifra dei
praticanti nel mondo, non è certo la Società Torre di Guardia dei testimoni di Geova.
Rendiamoci conto che tutte le versioni della Bibbia (Vecchio
Testamento alias Torah + Nuovo Testamento alias Vangelo composto di 4 Vangeli,
Atti degli Apostoli, Lettere di Paolo, Lettera agli Ebrei, Lettere di Pietro,
Giacomo, Giuda e Giovanni, e L’Apocalisse) sono diverse per tutte le Chiese
Cristiane, da quella Ortodossa, sino agli Amish, ai Mormoni e ai Quaccheri.
I cattolici, gli ortodossi, gli anglicani e solo poche
chiese protestanti considerano l’eucarestia un sacramento mentre altre dottrine
cristiane la considerano un’istituzione di Cristo, compreso l'Esercito della Salvezza, questo detto per chi non considera cristiani i "Geovisti".
I testimoni di Geova sono un movimento religioso cristiano,
teocratico, millenarista, restaurazionista e estremamente aggregativo,
originariamente denominati "Studenti Biblici", congregazione fondata
nel 1870 in Pennsylvania da C.T.Russell, e sono convinti, beati loro, di
praticare il cristianesimo originale del 1° secolo.
Al 2015 pare siano 8 milioni i Testimoni di Geova attivi nel
mondo.
I loro maschi furono avviati allo sterminio dai
nazisti a causa del loro rifiuto dottrinale di prestare il Servizio
Militare. E già sappiamo che tante altre categorie finirono vittime del regime folle di Hitler.
E ora nella Russia post-sovietica tutti loro rischiano il processo
per il reato di “Estremismo”, cioè proselitismo, di cui gli ortodossi, così
radicati in quella Società, non hanno bisogno: i cattolici, invece, sono
tollerati perché tutti stranieri o appartenenti a minoranze etniche.
Secondo la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo,
nessuno dev’essere perseguitato per le cose che pensa o pratica se non
danneggiano altri esseri umani: l’obiezione di coscienza di qualsiasi tipo e le
“scelte sessuali” non devono essere considerate reato, ma la repressione indiscriminata sì!
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