La ricerca diuturna del meglio da parte di una persona può suscitare negli altri ansia o tristezza: certo che è più facile sentirsi soddisfatti se non si è discriminati da nessun punto di vista, ma è l'atteggiamento positivo verso il prossimo che porta qualcosa di meglio, non il desiderio smodato.
Il non accontentarsi mai può far perdere la serenità o la felicità, quando non è addirittura legato a una psicosi fobico-maniacale che tiene concentrati su un obbiettivo frivolo ed effimero.
O no?
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