Quest’ultimo sabato di marzo, procedendo in auto di pomeriggio verso nord dalla città, mi colpisce una specie di miraggio: con un sole di maggio ci si staglia a sinistra una massa imponente apparentemente nuvolosa che chiude l’orizzonte alpino, a mo’ di zucchero filato appoggiato sulle montagne.
Subito si ci accorge però che è il monte Bianco, anzi no, il Monte Rosa, che si erge completamente innevato dalla cima alle falde, come i rilievi che gli fanno da contorno: insolito vederlo così candido, col cielo così libero a questo punto dell’anno.
Proprio una bella vista!
Subito si ci accorge però che è il monte Bianco, anzi no, il Monte Rosa, che si erge completamente innevato dalla cima alle falde, come i rilievi che gli fanno da contorno: insolito vederlo così candido, col cielo così libero a questo punto dell’anno.
Proprio una bella vista!
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