mercoledì 28 gennaio 2015

687. Lo Spettro del Gender....!

Uno spettro s'aggira ora per l'Europa e per il mondo: è lo spettro del Gender, che rischia di colonizzare come in un film di horror-fantascienza le menti di bambini e ragazzi!
Lo sviluppo dei modelli antropologici "gender" o Studi di Genere, si deve principalmente alle speculazioni di varia natura di Foucault, Lacan, Butler e Rubin a partire da metà degli anni '70.
Il compendio di questi principii risulta logico e intuitivo, perché condotto in un contesto laico e secolare ma anche edonistico e spirituale, che suggerisce nuove forme d'amore, relazione e affettività, affrancandosi da ideologie religiose e socio-economiche.
Il "sesso" risulta costituito da un corredo genetico che fornisce un insieme di caratteri biologici, fisici e anatomici che producono un essere maschio o femmina, su cui s'innesca e s'innesta un processo di produzione delle identità di genere.
Il "genere" rappresenta una costruzione culturale e sociale che definisce e incentiva comportamenti che rivestono il corredo biologico dando vita a un individuo uomo o donna, carattere appreso e non innato: maschi e femmine si nasce, uomini e donne si diventa.
Il rapporto tra sesso, genere e erotismo varia per aree geografiche, periodi storici, appartenenze culturali e psicologie individuali.
Maschilità e femminilità sono concetti dinamici, da contestualizzare e storicizzare, e ogni società attribuisce determinati valori alle varie identità di genere, definendo la consistenza di uomo o donna, e relativizzando così proprio maschilità e femminilità.
In Italia nel 2013 il governo tecnico Monti emana e approva le linee-guida per le "Pari Opportunità" promosse da Elsa Fornero, come “Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere", poi confermate dal governo Letta.
La “Strategia” in questione si propone quindi di propagare nella società italiana modalità precise e addirittura severe che scoraggino famiglie, scuole, mass-media, e organizzazioni religiose a proporre concetti pedagogici che dissentano da modelli “gender”.
La Fornero sigla un accordo col ministero dell’Istruzione per estendere la “Settimana contro la violenza” già varata nelle scuole nel 2009, per ampliarne l'azione alle diverse forme di discriminazione sessuale e di “genere”, anche per combattere la piaga del bullismo sessista, vera epidemia germinata nel terreno di coltura della crisi economica e valoriale.
Ora il parere di persone diverse come il Cardinale Bagnasco, Michel Onfray e la ministra Stefania Giannini su opuscoli come "Educare alla diversità a scuola" dell'Istituto Beck è che andrebbero banditi più o meno definitivamente perché sottraggono tempo a materie ben più importanti o forniscono una visione neo-puritana o antropologicamente distorta, come forse fece a suo tempo "L'origine delle Specie" di Darwin....
Io le considero obiezioni reazionarie, conservatrici o quantomeno contaminate da un "amianto ideologico-religioso" che ha sempre isolato le varie caselle sessuali: i toni usati da Bagnasco a quel proposito durante l'ultima Conferenza Episcopale mi sono parsi addirittura vergognosamente minatorii.
fonti: ansa.it - wikipedia.it - www.academia.eduwww.liberation.fr - http://247.libero.it


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