In questo periodo l’aria di Milano piena di puzze, rumori e tante altre cose moleste che la pioggia non riesce a spazzar via mi fa sentire come un neandertaliano che desidera solo tornare, magari dopo mesi, alla propria caverna: nei romanzi della Auel*, però, l’ambiente era assolutamente naturale ed era la natura stessa che pesava sulle spalle di quella razza in estinzione, ma oggi ancora io come altri desideriamo tornare al riparo, ma solo dopo otto ore fuori casa.
Non mi pare che nel frattempo qualche capo-orda o qualche sciamano dei nostri stia facendo seriamente qualcosa per riportare l’aria che respiriamo a livelli accettabili: nella preistoria la natura poteva essere molto nemica ma ora siamo noi i nemici della nostra stessa sopravvivenza. E questo vale per tantissime altre città e posti.
*http://it.wikipedia.org/wiki/I_figli_della_Terra
*http://it.wikipedia.org/wiki/I_figli_della_Terra
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