Sul Fatto Quotidiano del 21 marzo era apparsa la NOTIZIA di un presunto “buco” di Radio Popolare di 270milioni di euro, pari grossomodo a circa 90 volte il bilancio annuale dell’emittente stessa: in poche ore il resoconto s'era diffuso in tutte le redazioni italiane senza verifiche serie.
Si potrebbero mettere in relazione queste evidenze: dalla conversione al M5S, pur con riserve, di qualche redattore del Fatto, di sicuro Marco Travaglio e mi pare anche Stefano Feltri, c’è meno tempo e voglia per le verifiche delle notizie, esattamente come fa Grillo sbattendo spesso il mostro in home-page, incattivito com’è contro tutto il vero malcostume disonesto e ladresco che continua a venire a galla in Italia. Speriamo però che questa non sia la deriva ideologica del FQ.
La Radio, in vita dal 1985, ha denunciato l’errore grossolano: i suoi bilanci, tutti pubblici, riportano dati e cifre molto differenti.
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