sabato 29 settembre 2012

533. Weekend al cinema tra Napoli e Palermo

In quest'ultimo fine-settimana visti 2 film "vernacolari" molto forti, grotteschi e drammatici di produzione italiana.
Commento musicale sognante e giocoso per le riprese aeree tra Fellini, DeSica e Tim Burton, all'inizio e alla fine del film "Reality" di Matteo Garrone con riflessioni da Pasolini a Orson Welles. Fiabe quotidiane e sogni artefatti, diffusi dai media, vanno a distorcere la nostra società facendo vittime tra gente semplice e passionale, che non ha più percezioni autentiche. L'ossessione montante, nata per caso, del protagonista è di conseguire fama in un reality-show e diventa così la sua smania: già apprezzato nella sua cerchia per le doti comiche, arriva a farsi seghe mentali figurandosi in immagini e riprese rubate alla "Truman Show". Un antico e bellissimo palazzo fatiscente intorno a una piazza storica di Napoli con tante botteghe e un sottobosco di traffici per sopravvivere, è il teatro principale di questo film amarissimo che s'è meritato il Gran Premio della Giuria al festival di Cannes 2012: diversi gli spunti comici e tutti gli interpreti eccezionalmente naturali.
Un lungo flashback è il film siciliano di Daniele Ciprì "E' stato il figlio" con Toni Servillo, che pure racconta di una famiglia, questa volta dello Zen di Palermo, della sua attesa d'un risarcimento dallo Stato, e di 2 cugini giovanissimi di diversa tempra, Tancredi e Masino: incombono sul racconto un cielo spesso nuvoloso e la mafia come mentalità, mentre pesa la colonna sonora volutamente pretenziosa. Riprese prospettiche ricorrenti scandiscono l'orrore morale: lo stradone da imboccare a piedi o in auto, e una finestra dietro a un treno che sfreccia. Qualche ispirazione felliniana e attori con facce alla Almodòvar anche qui perfetti, e il personaggio di nonna Rosa che ha un exploit finale insospettato. Premio per il miglior contributo tecnico al Festival di Venezia 2012 è stato dato alla fotografia di Daniele Ciprì stesso.
2 storie da vedere!!

Nessun commento:

Posta un commento